Corinne Meghan
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Sto piccoleddu deve andare a scuola! – diceva la signora cche lavorava all’alimentare.
Pinocchio aveva gia sei anni. Su un lato voleva diventar Tedesco, sull alto lato era ben fiereo di essere Italiano.
Suo padre, e lui erano arrivato da Collodi in Italia tre mesi fa, e avevano preso in affitto due stanzette, vicino all’fiume che si chiama Lahn. Erano stato fortunati, quei due – l’affitto non era cosi alto, pero Geppetto, il padre di Pinocchio, doveva prendersi cura di una vecchietta per qualche giorno ogni giorno.
A Geppetto piaceva fare gioccatoli di legno. Vendeva questi giocci delle costruzioni all’mercato ogni settimmana, cioe ogni Mercoledi presto, fino alle due.
Da noi mangiamo brioche con gelato, diveva a una sua amica Tedesca che si chiama Irma, che aveva capellli neri e che abitava nella stessa strada.
Noi invece no. – Rispondeva lei.
Da noi si mangia panino con la Nutella!
Ogni sera, alle sei, doveva tornare a casa. Spesso gioccavano insieme vicino alla banca del lavoro di Geppetto. Questi due bambini giravamo la macinacaffe di Geppetto per macinare il caffe.
Un giorno, Gepetto tirava fuori dell’armadio in cucina una mocca.
Ma come funziona? Chiedeva la Irma.
E una piccola macchinetta per fare l’espresso, rispondeva Geppetto.
Avevate pronto dello piccolo cassetto un po’ di espresso?
Si. Diceva la Irma.
Cosi, pronto la mocca, bevevano un po’ di espresso. Dalle tazze grande, pero, con un po’ di latte calda e un cucciaio di zucchero.
Buono, eh? Chiedeva Geppetto, inzuppando dei biscotti.
Stasera dicev a a sua madre, la Ingrid, che aveva bevuto un po’ di espresso di una tazza grande. La Ingrid conosceva un po da Gepetto, nonostante che c’e l’aveva il marito. E cosi andava all’mercato il Mercoledi, e portava una piccola scatola di cioccholatini, che aveva comprato in citta alta.
Grazie mille! le dicea, e le dava un bacino.
Pinocchio aveva gia sei anni. Su un lato voleva diventar Tedesco, sull alto lato era ben fiereo di essere Italiano.
Suo padre, e lui erano arrivato da Collodi in Italia tre mesi fa, e avevano preso in affitto due stanzette, vicino all’fiume che si chiama Lahn. Erano stato fortunati, quei due – l’affitto non era cosi alto, pero Geppetto, il padre di Pinocchio, doveva prendersi cura di una vecchietta per qualche giorno ogni giorno.
A Geppetto piaceva fare gioccatoli di legno. Vendeva questi giocci delle costruzioni all’mercato ogni settimmana, cioe ogni Mercoledi presto, fino alle due.
Da noi mangiamo brioche con gelato, diveva a una sua amica Tedesca che si chiama Irma, che aveva capellli neri e che abitava nella stessa strada.
Noi invece no. – Rispondeva lei.
Da noi si mangia panino con la Nutella!
Ogni sera, alle sei, doveva tornare a casa. Spesso gioccavano insieme vicino alla banca del lavoro di Geppetto. Questi due bambini giravamo la macinacaffe di Geppetto per macinare il caffe.
Un giorno, Gepetto tirava fuori dell’armadio in cucina una mocca.
Ma come funziona? Chiedeva la Irma.
E una piccola macchinetta per fare l’espresso, rispondeva Geppetto.
Avevate pronto dello piccolo cassetto un po’ di espresso?
Si. Diceva la Irma.
Cosi, pronto la mocca, bevevano un po’ di espresso. Dalle tazze grande, pero, con un po’ di latte calda e un cucciaio di zucchero.
Buono, eh? Chiedeva Geppetto, inzuppando dei biscotti.
Stasera dicev a a sua madre, la Ingrid, che aveva bevuto un po’ di espresso di una tazza grande. La Ingrid conosceva un po da Gepetto, nonostante che c’e l’aveva il marito. E cosi andava all’mercato il Mercoledi, e portava una piccola scatola di cioccholatini, che aveva comprato in citta alta.
Grazie mille! le dicea, e le dava un bacino.